lunedì 11 aprile 2011

IL RITRATTO DEI CONIUGI ARNOLFINI

Il dipinto fu commissionato a Jan van Eyck da Giovanni Arnolfini, facoltoso mercante lucchese attivo a Bruges.
Vi sono ritratti Giovanni Arnolfini e sua moglie Giovanna Cenami in atto di pronunciare il loro solenne giuramento matrimoniale, senza un officiante- come all'epoca- ma con la presenza di due testimoni, che si scorgono guardando con attenzione nello specchio: uno di essi è Jan van Eyck.
La scena è ambientata nella stanza nuziale dei coniugi Arnolfini, illuminata  dalla finestra che si apre nella parete sinistra. L'orizzonte  alto del dipinto costringe lo spettatore a sentirsi compreso in esso.
L'intimità della stanza, della quale all'inizio si percepisce solo la concreta resa della realtà, è carica di simboli allusivi alla fedeltà coniugale: dal cagnolino in primo piano, alla candela accesa, allo specchio, nel quale sono dipinte le scene della Passione di Cristo, alle pantofole abbandonate sul pavimento a testimoniare la sacralità del luogo.
La presenza dei due testimoni riflessi nello specchio sul fondo permette di connotare l'opera come un solenne documento di matrimonio.In questo senso va interpretata la firma del pittore, apposta in caratteri gotici al di sopra dello specchio: con un formulario tratto dal linguaggio giuridico, essa recita "Johannes de eyck fuit bic 1434", "Jan van Eyck è stato qui 1434".
Jan van Eyck, I coniugi Arnolfini,1434
Olio su tavola, 82x59,5cm. Londra.